giovedì 26 Dicembre 2024
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Rischio inquinamento per l’Everest

Kathmandu, 18 giu (Prensa Latina) Decenni di arrampicate commerciali hanno trasformato il monte Everest nella discarica più alta del mondo, a causa di alpinisti poco attenti alle tracce che lasciano, hanno denunciato gli ecologisti.

Tende fluorescenti, attrezzi per le arrampicate scartati, bombole di ossigeno vuote ed anche escrementi umani, sporcano il percorso verso la vetta più alta del mondo, 8.848 metri, segnala il sito Zeenews.

Inoltre, lo scioglimento dei ghiacciai a causa del riscaldamento globale causato dagli esseri umani riporta alla luce i rifiuti accumulati sul monte, da quando, per la prima volta, 65 anni fa, il neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa nepalese Tenzing Norgay scalarono il tetto del mondo.

Nel 2017, gli alpinisti in Nepal hanno ripulito quasi 25 tonnellate di rifiuti e 15 di rifiuti umani, l’equivalente di tre autobus a due piani, secondo il Comitato di Controllo dell’Inquinamento di Sagarmatha, nome con cui è noto l’Everest in Nepal.

Si tratta, però, solo di una frazione della spazzatura che viene abbandonata ogni anno e solo la metà degli scalatori trasporta a valle la quantità di rifiuti richiesta, dicono le autorità.

Con l’avvento dell’industria turistica sull’Everest negli ultimi due decenni, gli ambientalisti temono che l’inquinamento delle montagne possa colpire le sorgenti d’acqua nella valle.

mb/abm

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