Un rapporto del quotidiano La Prensa Gráfica (LPG) ha indicato che il governo non ha fornito informazioni ufficiali sulle deportazioni dagli Stati Uniti; ma secondo il rapporto redatto dall’osservatorio Witness at the Border, Salvador ha ricevuto 14 voli con persone deportate o espulse.
Secondo le autorità statunitensi, dei 14 voli carichi di persone deportate, quattro includevano venezuelani accusati di far parte del treno Aragua.
LPG afferma che le autorità locali non hanno fornito informazioni ufficiali sui voli inviati dagli Stati Uniti con a bordo cittadini salvadoregni trattenuti mentre cercavano di entrare illegalmente nel territorio statunitense.
Inoltre, ha aggiunto, non ci sono informazioni da parte salvadoregna sul fatto che i rimpatriati ricevano qualche tipo di sostegno al loro ritorno nel paese di origine, per assisterli nel loro processo di reintegrazione nella società.
Secondo le informazioni raccolte da Witness at the Border, nel mese di marzo il Triangolo del Nord (Guatemala, Honduras e Salvador) ha accolto 82 voli con cittadini di ritorno.
La situazione dei venezuelani trattenuti nel Centro di Detenzione Antiterrorismo (CECOT) è incerta, poiché i rapporti degli avvocati difensori indicano che non è loro consentito l’accesso ai detenuti.
Pochi giorni fa, alcuni avvocati salvadoregni hanno presentato un ricorso costituzionale contro il trasferimento di 238 venezuelani dagli Stati Uniti ad un carcere di massima sicurezza.
Secondo il documento presentato dagli avvocati alla Corte Suprema di Giustizia, l’accettazione di cittadini venezuelani da parte dello stato è illegale e viola le leggi nazionali e i trattati internazionali che regolano il rispetto della vita, della libertà e della dignità umana.
Si prevede che l’accoglienza dei migranti appena espulsi e la loro detenzione saranno argomenti di discussione durante l’incontro tra Bukele e il presidente Donald Trump alla Casa Bianca.
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