In dichiarazioni a Prensa Latina, il vicepresidente dell’istituzione, Noemì Rabasa, ha risaltato l’importanza degli eventi realizzati quest’anno su questo argomento.
“Questi incontri costituiscono un movimento di solidarietà con Cuba in tutto il mondo, con accento nella lotta contro il bloqueo, e la devoluzione del territorio occupato illegalmente a Guantanamo da parte degli USA”, ha sottolineato.
Si reclama anche la sospensione del terrorismo mediatico contro il paese caraibico, ha aggiunto la funzionaria.
Ha reso noto che nella sede dell’istituzione i giorni 17 di ogni mese si dedicano a stimare i danni e le sequele provocate dalla politica statunitense, principale ostacolo che ha la rivoluzione cubana per il suo pieno sviluppo.
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