“Denuncio al mondo che l’ex presidente Jaime Paz Zamora (padre dell’attuale presidente boliviano) sta istigando la gente ad assassinarmi. Non è l’unico che intende porre fine alla mia vita”, ha scritto Morales sul suo account di Twitter, in risposta ai commenti di Paz.
“Chiede di essere massacrato”, ha dichiarato ieri Paz Zamora in un’intervista con il giornalista José Pomacusi nel suo programma Potere, Media e Paura, riferendosi alla tenacia politica di Morales.
Ha sottolineato che “deve essere fermato; è un criminale con un territorio, una stazione radio e l’impunità; sta facendo del male”.
In risposta, il primo ex capo di stato indigeno della Bolivia ha affermato che, fin dall’inizio della sua carriera sindacale e politica, è stato vittima di persecuzioni, arresti, torture, processi e diversi tentativi di assassinio.
“Paz Zamora non ha nessuna autorità morale per accusarmi perché è al di sopra della legge”, ha detto, alludendo a un incidente del 2010 quando Paz Zamora è stato coinvolto in un incidente stradale che ha causato la morte di un conducente.
Secondo Evo Morales, l’ex leader del Movimento di Sinistra Rivoluzionaria (MIR) ha evitato il carcere pagando 20.000 dollari alla famiglia della vittima.
Morales ha concluso affermando che la famiglia Paz ha sempre vissuto alle spalle dello stato, riferendosi alle presidenze di Víctor Paz Estenssoro e Paz Zamora e all’influenza politica che, a suo dire, i loro discendenti hanno mantenuto per decenni.
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