In realtà, il governo non ha ancora annunciato il programma di eventi per commemorare l’anniversario presso il Museo Sitio de la Memoria ESMA, mentre lunedì è emerso che l’esecutivo annuncerà il nuovo Sottosegretario ai Diritti Umani questo martedì, in sostituzione dell’ex giudice Alberto Baños, dimessosi giovedì scorso.
Baños si è dimesso dopo una forte controversia legata alle sue dichiarazioni presso il Comitato delle Nazioni Unite contro la Tortura, in cui ha negato la scomparsa di 30.000 argentini durante l’ultima dittatura civico-militare, e che hanno suscitato dure critiche.
Dallo scorso anno, le organizzazioni argentine per i diritti umani denunciano i tagli al bilancio, l’abbandono delle politiche in materia di diritti umani, i licenziamenti di massa e la grave ostilità ideologica da parte del governo libertario.
Questa campagna ideologica è aggravata dalla progressiva scarsità di fondi e dall’evidente deterioramento degli edifici e delle attività legate alla memoria degli orrori del terrorismo di stato, i cui principali autori furono condannati dai tribunali il 9 dicembre 1985, esattamente quattro decenni fa.
La prova di questa negligenza è visibile negli edifici dell’ex ESMA (Escuela de Mecánica de la Armada), un sito che la giunta militare utilizzava come campo di concentramento, tortura e sterminio, e che è stato rivendicato come simbolo per preservare la memoria nel 2015.
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