giovedì 26 Dicembre 2024
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Abbiamo dato al popolo brasiliano il meglio di noi, dicono i medici cubani

L'Avana, 26 nov (Prensa Latina) Professionisti cubani della salute che hanno lavorato nel programma Più Medici del Brasile hanno affermato al loro arrivo all'isola che hanno fatto del loro meglio per i loro pazienti, in condizioni difficili.  

 
“Siamo arrivati in Brasile con una situazione molto complessa, in un ambulatorio di Sao Paulo senza medici, solo con alcune infermiere, ma col nostro impegno e la nostra preparazione abbiamo saputo andare avanti”, ha commentato a Prensa Latina il dottore Waldo Jorge Gonzalez, che è stato cooperante in suolo brasiliano durante un anno ed otto mesi. 
 
D’accordo col medico di Holguin, il lavoro dei collaboratori cubani in Più Medici ha meritato il riconoscimento dei pazienti, a partire dall’impegno e dall’umanesimo che giorno per giorno ha segnato il loro lavoro nelle comunità più remote e povere. 
 
Gonzalez, uno dei 204 professionisti che è arrivato questo lunedì alla maggiore delle Antille, ha respinto le critiche e le dichiarazioni irrispettose del presidente eletto del Brasile, Jair Bolsonaro, che ha obbligato il Ministero di Salute Pubblica di Cuba a prendere la decisione di non continuare a partecipare al programma attivato nel 2013. 
 
Appoggiamo la decisione annunciata il 14 novembre, perché sono inaccettabili le parole di Bolsonaro contro la medicina cubana, benché ci dispiace quello che succederà col popolo brasiliano, che si sente disperato per la nostra partenza, ha segnalato. 
 
Il collaboratore ha sottolineato che i professionisti della salute ritornano alla loro patria con la fronte in alto ed il compito svolto. 
 
Il volo di oggi è stato il settimo che approda all’isola da venerdì scorso con cooperanti della maggiore delle Antille che ritornano a Cuba, come risultato delle minacce ed i condizionamenti di Bolsonaro. 
 
Il presidente eletto ha minacciato che una volta al potere, obbligherà i medici cubani a convalidare il loro titolo ed alla contrattazione individuale come unica via, ignorando gli accordi con l’Organizzazione Panamericana della Salute e le necessità di assistenza dei brasiliani più svantaggiati. 
 
Ig/wmr

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