Questa prima tappa registrò sviluppi che includono intendimenti ed accordi come lo stabilimento di un regolamento per il funzionamento della mensa nella fase pubblica, stimarono in una conferenza stampa i capi di entrambe le squadre, Juan Camilo Restrepo per il governo e Pablo Beltran, leader del gruppo guerrigliero ELN.
Dalla tenuta Cashapamba, a Salgolquì, nella provincia di Pichincha, le parti annunciarono che convennero nel creare una cornice di riferimento comune legata alle azioni ed alle dinamiche umanitarie, al fine di proteggere la popolazione civile dagli effetti negativi dei confronti.
Come indicarono in un comunicato congiunto, si crearono due tavoli paralleli di negoziazione, fatto che dovrebbe permettere maggiore celerità agli intendimenti di pace, una vincolata alle azioni umanitarie e l’altra alla partecipazione della società.
Nel suo intervento davanti ai mezzi di comunicazione, Beltran ricordò che il primo ciclo durò due mesi e ringraziò il gruppo di paesi garanti ed accompagnanti negli sforzi per la pace.
Da parte sua, Restrepo, indicò che le prime settimane di dialogo incominciarono a lasciare risultati concreti in termini di compromesso, secondo lui un fatto importante, perché gli accordi con le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP) durarono quasi cinque anni.
Il prossimo ciclo di conversazioni incomincerà il 3 maggio, nuovamente con l’Ecuador come stato sede.
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