In una nuova notizia sulla situazione umanitaria nei territori occupati, l’agenzia precisò che le azioni punitive includono la distruzione o la chiusura di abitazioni, fatto che aumenta la cifra di palestinesi sfollati.
Tali pratiche contravvengono l’articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra che proibisce la punizione collettiva, segnalò.
Secondo l’OCHA, Israele aumentò l’esecuzione di queste misure a partire da ottobre del 2015, in risposta all’aumento degli attacchi per pegnalata da parte degli arabi contro militari e civili israeliani.
Gli occupanti distruggono le case dove vivono familiari di persone accusate o sospettose di quegli attacchi, causando sofferenza a quelli che non sono responsabili di atti criminali, notò.
D’accordo con l’entità dell’ONU, in mesi recenti, autorità israeliane hanno preso come obbiettivo delle loro punizioni le abitazioni a Gerusalemme Orientale, dove vivono i supposti colpevoli.
Ig/wmr