Così l’informò il capo del governo della capitale, Miguel Angel Mancera, che assicurò che brigate di funzionari della Protezione Civile ed esperti stanno lavorando nell’urbe per valutare lo stato delle edificazioni danneggiate.
Molti di questi edifici furono sfollati per presentare danni strutturali e la soluzione più probabile è che dovranno essere demoliti.
Alcune vie della città sono chiuse per il pericolo di crolli, fatto che complica il transito in una città dove circolano milioni di veicoli.
Le opere di riscatto continuano a tre giorni dal terremoto, che fino ad ora ha riscosso 152 vittime fatali, delle quali 99 sono donne. Della cifra totale 26 sono minorenni.
Uno dei luoghi dove prosegue la ricerca dei sopravvissuti è un edificio di uffici nel viale Alvaro Obregon, dove oggi fu incontrato senza vita il corpo di un giovane che lavorava come contabile ed era originario di Guanajuato.
In questo crollo riuscirono ad essere riscattate fino al momento 28 persone.
In altri luoghi lavorano brigate dell’Iran, Colombia, Cile, Ecuador, Portogallo, Stati Uniti e Salvador.
Ig/ool