Chiche, come era conosciuta, faceva parte delle Madri del 25 Maggio, la sezione di Rosario di queste guerriereimpegnate a combattere e a cercare disperatamente i propri figli, scomparsi durante l’ultima dittatura militare (1976-1983).
L’eccezionale difenditrice dei diritti umani è morta alla vigilia dei94 anni, lasciando un segno indelebile all’interno del gruppo delle Madri.
Nata a Casilda, nella provincia meridionale di Santa Fe nel 1924, viveva a Rosario, quando il 26 agosto 1977 suo figlio Ricardo Massa scomparve, cinque giorni dopo aver compiuto 30 anni. Da quel momento iniziò la lotta per la sua ricerca.
“Purtroppo non ho potuto dare una sepolturaa mio figlio perché non so dove sia, non lo trovo e continuo a cercarlo”, aveva detto una volta. Era trascorsa allora quella terribile alba del 29 gennaio, quando Chiche subì una violenta incursione a casa.
Vedendo che il figlio non era presente, i commando fecero esplodere una bomba che distrusse gran parte della casa, fortunatamente lei e il marito riuscirono a salvarsi.
Dal 1995, faceva parte delle Madri della Piazza 25 Maggio di Rosario e ogni giovedì, come consueto, era solita fare il giro della piazza come atto simbolico in memoria dei desaparecidos.
L’Associazione Figli di Rosario ha espresso il proprio cordoglio per Chiche, morta senza poter testimoniare al processo per il rapimento e la scomparsa del figlio, incluso nel caso noto come Guerrieri IV.
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