In un comunicato stampa, il Ministero degli Esteri del Nicaragua ha sollevato una fortissima protesta contro queste dichiarazioni.
Le stesse sostengono che una legge approvata contro il riciclaggio di denaro sporco, il finanziamento del terrorismo e la proliferazione di armi di distruzione di massa finirebbe per accusare di terrorismo coloro che “manifestano pacificamente”.
“Respingiamo energicamente questa grossolana manipolazione da parte dell’Alto commissario (…) del diritto sovrano e l’obbligo dello Stato del Nicaragua di legiferare in conformità con le convenzioni e i trattati internazionali, per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo”.
A tal proposito, il Ministero degli Affari Esteri sottolinea che mettendo in discussione detta legge, l’Alto commissario diventa complice delle azioni che la legislazione nicaraguense, come Stato responsabile, condanna.
Le legge, come spiegato dal governo, mira a combattere il flagello del riciclaggio di denaro sporco, del crimine organizzato, del traffico di droga e del terrorismo.
Il governo ritiene che, con tali dichiarazioni, l’Alto commissario diventa complice delle azioni intraprese dai gruppi terroristici, che hanno ucciso cittadini nicaraguensi e stanno distruggendo il paese, sottolinea il testo.
Il Ministero degli Esteri, inoltre, denuncia che queste azioni mirano a rovesciare un governo costituzionale, eletto democraticamente dal popolo.
“Mettere in discussione e manipolare il diritto sovrano e la volontà politica del Nicaragua di rafforzare le sue capacità giuridiche, tecniche e operative va contro i principi della Carta delle Nazioni Unite e l’ordinamento giuridico internazionale”, sottolinea il testo.
Il Ministero degli Esteri, inoltre, ha chiesto di porre fine a tali dichiarazioni e manipolazioni che non contribuiscono alla creazione del clima adeguato per il dialogo tra i nicaraguensi.
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