Per il membro della Direzione Nazionale dell’ELN, la pace e le trasformazioni sono “le due bandiere principali di molti settori della società colombiana, ma le oligarchie stabilite si afferrano a mantenere i loro privilegi e lì è dove esiste la difficoltà principale in questi momenti”.
Carbonell, che forma anche parte della delegazione negoziatrice della guerriglia nel tavolo di dialogo col governo della Colombia, ha insistito sul fatto che da due anni l’ELN ha confermato più volte la sua decisione di lavorare per una soluzione politica al conflitto armato che soffre la nazione sud-americana da più di 50 anni, ed “in questo senso siamo venuti per lavorare”.
Ha spiegato che dal maggio scorso, i rappresentanti dell’ELN si trovano a L’Avana per il VI ciclo di queste conversazioni, che si è concluso il 1º agosto senza concretare nessun accordo.
“Ora bisognerà aspettare la disposizione del nuovo governo colombiano che dirigerà il presidente Ivan Duque a partire dal prossimo 7 agosto, per mantenere i dialoghi”, ha commentato Carbonell.
“La decisione di continuare cercando l’uscita per la pace si mantiene’ -ha aggiunto il comandante guerrigliero – ed ha osservato che “capiamo che è difficile, ma persistiamo in questo, non ci sono dubbi, e per questo motivo diciamo che siamo e rimaniamo qui a L’Avana, aspettando una continuità del processo”, ha concluso.
Ig/mfm