Messico, 26 nov (Prensa Latina) Un nuovo contingente di 1200 membri della Carovana Migrante si dirige oggi da Mexicali a Tijuana, dove sperano di sollecitare asilo politico agli Stati Uniti nella garitta di Otay, in California.
Di questo contingente 241 bambini, donne ed uomini si muovono in cinque autobus, mentre 950 camminano ad un fianco della Laguna Salata (area desertica), per salire su La Rumorosa, attraversare Tecate ed arrivare a Tijuana.
I migranti centroamericani confidano sulla solidarietà degli autisti di camion per coprire il tragitto di 170 chilometri.
Il fatto più triste è che aspettano loro gas lacrimogeni e pallottole di gomma, come hanno denunciato politici democratici e volontari dei diritti civili statunitensi.
Funzionari dell’amministrazione di Donald Trump hanno risposto che le autorità hanno dovuto rispondere in questo modo perché alcuni di questi emigranti si sono avvicinati questa domenica alla linea divisoria ed hanno lanciato delle pietre al personale della Dogana e della Protezione Confinante.
Ma i membri del partito azzurro sono scandalizzati perché nel gruppo c’erano madri e bambini, un’immagine differente a quella descritta dal mandatario repubblicano, che solo fa riferimento alla presenza di criminali nelle carovane di emigranti, che cercano di sollecitare asilo in questo paese.
“Sparare gas lacrimogeni ai bambini non è quello che facciamo solitamente come statunitensi. Cercare asilo non è un delitto. Dobbiamo agire con giustizia”, ha scritto in Twitter il presidente del Comitato Nazionale Democratico, Tom Perez.
“Le donne ed i bambini che hanno lasciato indietro le loro vite, cercando la pace e l’asilo, si sono incontrati con la violenza e la paura. Questi non sono i miei Stati Uniti. Siamo una terra di rifugio. Di speranza. Di libertà. E non sopportiamo tutto ciò”, ha affermato Gavin Newsom, il governatore eletto della California.
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