Come ha affermato in una videoconferenza il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace nel Medio Oriente, Nickolay Mladenov, molti paesi di questa regione e di altre parti del mondo hanno espresso il loro disaccordo con le intenzioni annessioniste di Tel Aviv.
Mentre, dall’ONU continuano gli sforzi per far resuscitare un dialogo tra tutte le parti interessate, senza condizioni previe, e nell’interesse della pace e di una risoluzione negoziata del conflitto.
Mladenov ha anche ricordato l’appello del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, affinché il governo israeliano abbandoni i piani per annettere parti di Cisgiordania occupata.
Purtroppo, ha detto l’inviato speciale, la situazione nel terreno si vede colpita duramente per l’aumento drammatico dei casi di COVID-19 in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Orientale, ed anche in Israele.
Le sfide per affrontare l’incremento accelerato di casi in Cisgiordania e spingere gli sforzi di prevenzione nella Striscia di Gaza risultano aggravate dalla fine della coordinazione tra l’Autorità Palestina ed Israele, ha indicato al Consiglio di Sicurezza.
Da parte sua, l’ONU si è impegnata con entrambe le parti per garantire la prestazione continua e senza intoppi di assistenza umanitaria, ha aggiunto.
La ferocia del nuovo coronavirus ed il suo costo devastatore umano ed economico esigono misure straordinarie che devono passare al di sopra della politica abituale, ha sottolineato Mladenov.
In gennaio di questo anno, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, insieme al primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, hanno annunciato un piano per Palestina che esige l’incorporazione allo stato ebreo degli insediamenti illegali dei coloni in Cisgiordania, compresa Gerusalemme.
Tale progetto è respinto dalla comunità internazionale e dalle autorità dell’ONU che continuano a difendere la soluzione dei due Stati come l’unica alternativa possibile per risolvere il conflitto in Palestina, e si oppongono all’annessione, che è illegale rispetto al diritto internazionale.
Netanyahu ha minacciato di iniziare il suo schema espansionista e di annessione dei territori palestinesi a partire dal 1º luglio, però in seguito funzionari governativi hanno spiegato che il capo di governo sta aspettando alcune consultazioni con gli Stati Uniti e di un pronunciamento al riguardo del presidente della nazione settentrionale.
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