Il materiale, diretto dai registi cubani Roberto Chile e Maribel Acosta, racconta la creazione del programma umanitario per i bambini vittime dell’incidente nucleare di Chernobyl nel 1986, promosso dal leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro.
L’opera cinematografica racconta la storia di Sacha, uno dei 26.000 bambini provenienti da Russia, Bielorussia e Ucraina che per più di due decenni hanno ricevuto cure dai medici dell’isola per alleviare le conseguenze fisiche e psicologiche della catastrofe avvenuta nello stabilimento nucleare, Vladimir Ilyich Lenin.
Prodotto dall’agenzia di stampa argentina Resumen Latinoamericano, il documentario presenta diverse interviste a medici, infermieri, traduttori e personale cubani che hanno composto il programma situato nella zona residenziale di Tarará, oltre alle riprese nella nazione ucraina.
Accompagnato dalle parole dell’ambasciatore cubano negli Stati Uniti, Lianys Torres, l’audiovisivo avrà il suo debutto per il pubblico statunitense attraverso la rinomata piattaforma a partire da domenica prossima.
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