Il suo portavoce Ignacio Errandonea lo ha descritto come immorale, “pensando ai nostri figli e nipoti e che è aberrante creare il precedente che qui non succeda nulla di fronte ai crimini che hanno commesso”.
Allo stesso tempo, “sanno dove sono i nostri parenti e non lo dicono”, ha ribadito in una conferenza stampa presso la sede del parlamento.
La proposta è entrata in Commissione Costituzione e Legislazione del Senato, formalmente favorevole al trasferimento agli arresti domiciliari dei detenuti con più di 65 anni.
Ma l’oppositore Frente Amplio ha denunciato che il suo vero obiettivo è quello di favorire 20 ex militari che hanno commesso gravi crimini contro l’umanità, come confermato dal deputato, Eduardo Lust.
A sua volta, il membro dell’Associazione Ex Prigionieri Politici Crysol, Baldemar Tarocco, ha sottolineato che va contro le normative internazionali sui diritti umani e contro i crimini senza amnistia.
Ha indicato che l’istituto della detenzione domiciliare esiste già nel codice penale uruguaiano e ha ricordato i casi di tre famigerati assassini e torturatori e altri 14 sottoposti in base a tale statuto per condizioni di salute.
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