Ramallah, 15 lug (Prensa Latina) I partiti palestinesi oggi hanno criticato la visita del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nella città di Betlemme in Cisgiordania, sottolineando che si trattava di un viaggio di pubbliche relazioni, in cui ha chiarito il suo pieno sostegno ad Israele.
Biden non è sceso a compromessi con i diritti del nostro popolo e ha venduto parole velenose e senza valore, ha affermato in una nota il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP).
In realtà il presidente ha dato ad Israele il via libera per portare a termine il suo progetto coloniale nei territori occupati, compresa Gerusalemme Orientale, denuncia questa forza di sinistra.
Di fronte a questa situazione, il FPLP ha chiesto una mobilitazione nazionale per difendere i diritti nazionali e storici dei palestinesi ed ha chiesto la cancellazione di tutti gli accordi con la nazione vicina.
Bassam Al-Salihi, segretario generale del Partito Popolare Palestinese, ha parlato in termini simili.
Quello che è stato osservato oggi a Betlemme è un declino senza precedenti nel trattamento della questione palestinese, ha sottolineato.
Nel frattempo, Hazem Qassem, portavoce del Movimento di Resistenza Islamica, ha affermato che “Biden ha adottato la narrativa dell’occupazione riguardante l’omicidio della martire Sherine Abu Aqleh”.
La giornalista palestinese è stata uccisa dall’esercito israeliano mentre seguiva un raid nella città di Jenin.
Sebbene le indagini palestinesi e internazionali abbiano indicato come assassino l’esercito di Tel Aviv, un’indagine statunitense ha trovato le prove inconcludenti.
“Il legame tra il popolo israeliano e quello statunitense sta crescendo ed è profondo, così profondo da raggiungere le ossa”, ha detto appena atterrato all’aeroporto internazionale Ben Gurion, in un’altra delle frasi più commentate dalla stampa.
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