Nel suo account di Twitter, il presidente ha sottolineato che in questa cittadina, poco più di 50 chilometri ad ovest di Caracas, ha visto “il dolore, il clamore, la disperazione e le sue lacrime”, durante il viaggio del giorno prima attraverso la zona colpita, quando ha conversato con gli abitanti.
“Siate sicuri che ricostruiremo questa bellissima regione, continueremo con la ricerca degli scomparsi. Dio ci benedica su questo cammino! Tejerías non è sola!”, ha riaffermato.
Ieri il presidente ha visitato questa comunità di oltre 54.000 abitanti, dove ha parlato con i residenti, valutato i danni ed indirizzato i compiti che devono essere svolti dalle diverse forze dello stato; sul posto sono oltre tremila le persone che svolgono attività di soccorso e recupero.
In dialogo con la stampa, il capo del governo ha sottolineato che siamo di fronte a una catastrofe di grande portata “come Venezuela non aveva visto da anni”.
Ha indicato che in via preliminare sono state colpite circa 800 case, di cui 400 totalmente perse, e altre 400 con danni parziali, per ora, perché “più andiamo in alto, più disastri troviamo”, ha detto.
Il presidente ha affermato che si cercano già case e appartamenti attraverso la Gran Misión Vivienda, creata dal comandante Hugo Chávez (1954-2013), che ha già costruito 4.200.000 case per famiglie necessitate.
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