In una dichiarazione rilasciata qui, il coordinatore dell’emergenza ha anche presentato un piano in dieci punti che include la facilitazione degli sforzi delle agenzie umanitarie per attirare un flusso continuo di convogli con rifornimenti in sicurezza e l’apertura di ulteriori punti di attraversamento per il loro ingresso, tra cui il Passo Kerem Shalom, tra Israele e la Striscia di Gaza.
Griffiths ha chiesto sostegno per l’accesso al carburante in quantità sufficienti per fornire i servizi di base e la consegna senza ostacoli degli aiuti da parte delle organizzazioni umanitarie.
Allo stesso modo, ha chiesto di ampliare il numero di rifugi sicuri per gli sfollati nelle scuole ed in altre strutture pubbliche dell’enclave e di garantire che rimangano luoghi al sicuro dalle ostilità.
Allo stesso modo, si insiste sull’obiettivo di completare la risposta finanziaria umanitaria lanciata dall’ONU, che ammonta ora a 1,2 miliardi di dollari, e su un cessate il fuoco umanitario per il riavvio dei servizi essenziali e la ripresa del commercio.
Mentre la carneficina a Gaza raggiunge ogni giorno nuovi livelli di orrore, il mondo continua a guardare scioccato mentre gli ospedali vengono attaccati, i bambini prematuri muoiono ed un’intera popolazione viene privata dei mezzi di sopravvivenza di base, ha concluso l’Alto Rappresentante.
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