Alla luce di questo scenario, la direttrice della piattaforma multi-mediatica panaraba Al Mayadeen in spagnolo, ha chiesto di approfondire lo scambio e la cooperazione tra le piattaforme mediatiche dei paesi del Sud.
“Il nemico ci sta sconfiggendo attraverso la disinformazione e manipolando la coscienza del nostro popolo”, ha sottolineato.
Intervenendo al panel “Guerra e dominio contro resistenza e solidarietà”, ha delineato un piano per rafforzare il lavoro mediatico delle nazioni ed impedire che diventino bersaglio di piani di manipolazione su larga scala, in particolare nel settore dell’informazione e della comunicazione.
Questa situazione, ha detto, “ci richiede, ognuno nel suo paese, di considerarla come una trincea di lotta”.
Ibrahim ha chiesto di generalizzare gli strumenti per verificare video e foto, da utilizzare separatamente o da centralizzare in un’ampia piattaforma condivisa.
Ritiene importante e prioritario il compito di verificare la veridicità di notizie, testi, video e immagini attraverso il fact-checking.
“José Martí diceva che un popolo istruito è un popolo libero”, ha ricordato la giornalista libanese, che ha insistito sull’importanza di imparare a combattere attraverso i social network.
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