martedì 18 Marzo 2025
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UNESCO: l’istruzione a Cuba promuove la pace e lo sviluppo sostenibile

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L'Avana, 11 feb (Prensa Latina) La vicedirettrice generale per l'educazione dell'UNESCO, Stefania Giannini, ha riconosciuto il contributo del sistema educativo cubano alla pace ed allo sviluppo sostenibile ed ha ringraziato l'isola per aver condiviso oggi la sua esperienza pedagogica.

In un videomessaggio diffuso ieri in occasione dell’apertura del 19° Congresso Internazionale Pedagogia 2025, la rappresentante dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha sottolineato il valore di questo evento per delineare strategie in campo educativo.
Ha inoltre affermato che l’istruzione “è lo strumento più potente per la giustizia e la pace” e in questo ambito l’isola caraibica rappresenta una garanzia di equità, inclusione e cooperazione internazionale.
Secondo Giannini, l’UNESCO fornisce informazioni e conoscenze che consentono alle nazioni di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per sistemi educativi inclusivi e resilienti che contribuiscano alla promozione di una pace duratura.
Ieri, presso il Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, la Ministra dell’Istruzione di Cuba, Naima Trujillo, ha sottolineato l’importanza strategica di questo settore per uno sviluppo sostenibile, con giustizia ed inclusione sociale.
L’istruzione è un diritto umano che abilita e rafforza altri diritti sanciti dalle Nazioni Unite (ONU), ha affermato la responsabile del settore durante la sessione di apertura dell’evento, a cui hanno partecipato il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel ed il primo ministro, Manuel Marrero.
Trujillo ha invitato i professionisti dell’istruzione provenienti da 32 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, dell’Africa, dell’Europa, dell’Asia e degli Stati Uniti, riuniti fino al 13 febbraio a L’Avana, a risolvere i problemi e le sfide sociali, che sono aumentati in ogni nazione.
L’esperienza educativa dell’isola è sostenuta da decine di migliaia di persone in 30 paesi che hanno imparato a leggere e scrivere utilizzando il metodo di insegnamento “Yo, sí puedo” come espressione della vocazione alla solidarietà della Rivoluzione cubana, ha concluso la ministra.

Ig/lld

 

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