L’obiettivo dell’appalto è la creazione di un nuovo quartiere per espandere la città e aumentare il numero di coloni del 40%, ha avvertito il gruppo fondato da riservisti israeliani, che sostiene la creazione di uno Stato palestinese e la coesistenza pacifica tra i due popoli.
Efrat sta ostacolando lo sviluppo della città meridionale di Betlemme e, se Israele cercasse di annettere la città, l’intera parte meridionale della Cisgiordania verrebbe tagliata fuori dal resto del territorio palestinese, ha avvertito.
Peace Now ha accusato il governo di Benjamin Netanyahu di lavorare “per imporre fatti sul campo che distruggeranno la possibilità di pace”.
Netanyahu sta danneggiando gli interessi israeliani ed affossando l’unica soluzione che può portarci sicurezza e pace, ha sottolineato.
A questo proposito, l’organizzazione ha affermato che le armi non risolveranno il conflitto; al contrario, ha affermato che il dialogo è essenziale per trovare una via verso la pace.
Secondo i dati ufficiali, in Cisgiordania ed a Gerusalemme Orientale vivono più di 750.000 coloni israeliani, nonostante le richieste della comunità internazionale, che considera questi territori parte del futuro Stato palestinese.
La scorsa settimana, il Ministero degli Esteri palestinese ha accusato Israele di promuovere la pulizia etnica in Cisgiordania, in seguito all’offensiva militare contro il territorio lanciata il mese scorso.
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