Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha affermato in una nota che le sistematiche violazioni da parte dell’esercito e dei coloni ebrei sono dovute all’assenza di una forza internazionale in grado di costringere Israele ad attuare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in materia.
“L’occupazione continua a sequestrare il nostro popolo e a reprimere ogni aspetto della sua vita”, ha denunciato.
Ha inoltre accusato il governo di Benjamin Netanyahu di aver commesso un genocidio contro la popolazione di Gaza.
Ha poi criticato l’offensiva militare in corso contro Cisgiordania settentrionale, in particolare le città di Jenin e Tulkarem, nonché contro i rispettivi campi profughi, e tutto ciò ha causato la distruzione di centinaia di case.
Il mondo è responsabile dell’impunità di Israele e dei suoi leader, ha sottolineato il Ministero degli Esteri.
Data questa situazione, ha esortato i paesi a subordinare il livello delle loro relazioni con il governo israeliano all’impegno per “porre immediatamente fine al genocidio ed alle sue illegali misure unilaterali, che minacciano la possibilità di rilanciare il processo di pace”.
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