I migranti rimpatriati sono arrivati all’aeroporto internazionale Simón Bolívar di Maiquetía, nello stato di La Guaira, dove sono stati accolti dalle autorità di varie istituzioni statali e agenzie di sicurezza.
In questo volo, 171 uomini, 19 donne e nove bambini sono sbarcati da un aereo statunitense proveniente dal Texas.
Con questo arrivo, il numero di aerei arrivati nel paese nel solo mese di aprile con 1.777 connazionali sale a otto, altri quattro a marzo con 863 e lo stesso numero a febbraio con 609 viaggiatori, secondo il conteggio fatto da Prensa Latina.
Come per i voli precedenti, i nuovi arrivi dovranno rispettare i protocolli stabiliti per un’assistenza sanitaria completa e la legalizzazione, e coloro che sono esentati da responsabilità legali potranno tornare a casa immediatamente.
Durante la trasmissione di venerdì del programma radiofonico Sin Truco Ni Maña, Diosdado Cabello, vicepresidente per le politiche, la sicurezza dei cittadini e la pace, ha commentato che il governo degli Stati Uniti perseguita queste persone, abusa di loro, le manda in prigione, le separa dalle loro famiglie, le maltratta e le usa come mezzo di sfruttamento umano.
Secondo le autorità, finora nessuno degli individui rimpatriati era collegato alla defunta banda criminale Tren de Aragua e solo un piccolo gruppo di coloro che sono arrivati è stato processato per reati minori.
Diosdado Cabello ha anche ricordato che, nell’ambito del piano “Vuelta a la Patria” nel 2025, sono già stati effettuati 16 voli organizzati e sovvenzionati dal governo nazionale, perché “il processo è gratuito e il costo del biglietto è pari a zero”.
Il piano “Vuelta a la Patria” è stato creato dal presidente Nicolás Maduro nel 2018 per consentire a tutti i connazionali che desiderassero tornare nella propria patria, da qualsiasi parte del mondo.
Finora, più di 1,2 milioni di venezuelani sono tornati volontariamente in Venezuela via aerea, via mare e attraverso il confine.
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