Sul quotidiano francese Libération e sul settimanale americano Variety, considerati da molti una sorta di “Bibbia” del cinema, star dalla carriera leggendaria di Hollywood e dell’industria cinematografica in generale hanno denunciato il genocidio subito dai palestinesi in questa enclave bombardata e bloccata da Israele.
Noi, artisti e personalità della cultura, non possiamo restare in silenzio mentre a Gaza è in corso un genocidio, hanno avvertito.
Il forte messaggio alle porte di Cannes e sul suo red carpet è firmato, tra gli altri, dal celebre Richard Gere (Pretty Woman, Chicago e Arbitrage) e dai premi Oscar Susan Sarandon (Atlantic City, Thelma & Louise e Dead Man Walking) e Pedro Almodóvar, affermato regista spagnolo di film come Todo sobre mi madre, Hable con ella, Mujeres al borde de un ataque de nervios e Dolor y Gloria.
Il testo è firmato anche dal regista canadese David Cronenberg (Crash, La mosca e Videodrome), dall’attore spagnolo Javier Bardem, vincitore dell’Oscar per Non è un paese per vecchi e candidato altre tre volte, e dal regista norvegese Ruben Östlund, candidato all’Oscar per The Square e Triangle of Sadness, entrambi vincitori della Palma d’oro a Cannes.
Il documento, che cerca di richiamare l’attenzione sulla terribile crisi in Palestina, mette in discussione la mancanza di sostegno da parte dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences al regista palestinese Hamdan Ballal, vincitore del premio per No Other Land, quando è stato attaccato dai coloni israeliani lo scorso marzo.
Ig/wmr