martedì 24 Giugno 2025
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Il governo cubano dà la massima priorità alla ripresa energetica

L'Avana, 29 mag (Prensa Latina) Il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, ha affermato che il governo dà la massima priorità alla risoluzione dei problemi legati alla produzione di energia elettrica nel suo ultimo podcast, "Desde la Presidencia”, pubblicato sulle piattaforme digitali.

“Il governo lavora con una priorità che supera tutte le infinite priorità dello stato socialista, impegnandosi per il popolo”, ha dichiarato il capo dello stato all’inizio della trasmissione, in cui ha risposto alle domande della popolazione sulle sfide del settore.
Díaz-Canel ha sottolineato l’importanza di discutere questo tema perché “il funzionamento della nostra economia dipende dal funzionamento del Sistema Elettrico Nazionale, che è ostacolato, ridotto e quasi paralizzato in molte attività a causa della mancanza di accesso ai servizi necessari per servire l’economia ed anche i suoi cittadini”.
Accompagnato dal Ministro dell’Energia e delle Miniere, Vicente de la O Levy, e dal Direttore Generale dell’Unione Elettrica Cubana, Alfredo López Valdés, il presidente ha spiegato che la domanda energetica a maggio è cresciuta considerevolmente rispetto a marzo, sia nelle ore pomeridiane che mattutine.
A questo proposito, De la O Levy ha aggiunto che i valori registrati sono particolarmente influenzati dalla difficile situazione del gas liquefatto, nonché dal mancato rispetto dei piani di consumo elettrico da parte di diversi enti e dalle alte temperature.
“Le province si stanno adeguando ai loro piani di consumo già ridotti, ma L’Avana registra significative inadempienze nel settore residenziale; ed all’interno del settore residenziale, anche nel settore della gestione non statale, che non si sta adeguando e sta influenzando questi aumenti di consumo”, ha osservato il ministro.
Durante il podcast, il capo dello stato ha smentito una falsa notizia circolata sui social media in seguito alla trasmissione del telegiornale Mesa Redonda sulla situazione elettrica. Ha fatto riferimento alla disattivazione di due centrali termoelettriche per 18 mesi, che comporterebbe 72 ore consecutive di blackout e solo quattro ore di fornitura di energia elettrica al giorno, dopo questo fatto.
A questo proposito, il direttore generale dell’Unione Elettrica ha ribadito che il paese sta lavorando per garantire che i blackout diminuiscano e siano meglio controllati a partire dal prossimo luglio, nonché per ottenere una maggiore disponibilità di combustibile.

Ig/mks

 

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