Invitato da Le Meaux nel territorio della regione settentrionale della Bretagna, il diplomatico ha ascoltato i dettagli della richiesta di avere medici cubani ed il desiderio di rafforzare i legami con la maggiore delle Antille su diverse questioni di reciproco vantaggio.
Vaillant ha sottolineato il prestigio guadagnato dagli operatori sanitari dell’isola durante più di sessant’anni di lavoro di solidarietà e collaborazione in decine di paesi dei cinque continenti, dove hanno risposto all’appello della comunità internazionale di fronte alle sfide della pandemia della COVID-19 e del flagello dell’Ebola nell’Africa occidentale.
Riguardo all’interesse della Bretagna, ha precisato che Cuba sarebbe disposta a rispondere alla richiesta, generata dalla mancanza di medici in varie specialità, se il governo francese acconsentirà a firmare un accordo.
I sindaci e le altre autorità di Guingamp-Paimpol hanno adottato misure negli ultimi anni per concretizzare la cooperazione con la maggiore delle Antille nel campo della salute, la maggior parte di loro presente all’incontro con l’ambasciatore.
In un clima di amicizia e con un vasto interesse da parte della stampa, Vaillant ha condiviso alcuni aspetti della realtà di Cuba e l’impatto sul suo popolo e sul suo sviluppo del bloqueo economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti gli impongono da più di 60 anni.
Ig/wmr
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