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Nel mese di luglio Israele ha effettuato più di 1.100 attacchi contro Cisgiordania

Ramallah, 5 ago (Prensa Latina) Il mese scorso le forze di sicurezza ed i coloni israeliani hanno effettuato 1.110 attacchi nella Cisgiordania occupata, ha riferito oggi una fonte ufficiale palestinese.

Il capo del Comitato di Resistenza al Muro ed agli Insediamenti, Muayyad Shaaban ha spiegato, in un rapporto sull’argomento, che l’esercito e la polizia ne hanno effettuati 914 ed i coloni altri 196.
Il governatorato meridionale di Hebron è stato il più colpito dalla violenza con 226 incidenti, seguito da Nablus (164) e Gerusalemme (143).
Ha osservato che gli attacchi includevano espropriazione di terre, espansione coloniale, esecuzioni extragiudiziali e sabotaggi, nonché demolizioni e confische di proprietà.
Shaaban ha detto che a luglio i coloni hanno bruciato numerose case e veicoli palestinesi, oltre a sradicare centinaia di ulivi, uno dei principali mezzi di sostentamento per i contadini della Cisgiordania.
Recentemente, Shaaban ha rivelato che nella prima metà del 2024, le truppe e i residenti degli insediamenti hanno commesso 7.681 stupri in Cisgiordania.
Dall’inizio di gennaio alla fine di giugno, le autorità israeliane hanno approvato 39 piani di espansione degli insediamenti in Cisgiordania e 44 nella zona occupata di Gerusalemme Orientale, ha avvertito.
In totale si prevede di costruire più di 8.500 case nel primo territorio e 6.723 nel secondo, ha sottolineato.
In questo periodo, inoltre, sono stati confiscati 27.000 dunam di terreno in Cisgiordania (2.600 ettari), sono stati emessi 359 avvisi di demolizione di strutture palestinesi e sono stati abbattuti 9.957 alberi, tra cui più di 4.000 ulivi.

Ig/rob

 

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