È sempre possibile uno scenario in cui vinca l’opposizione, ma tutte le inchieste indicano che vinceremo nel secondo turno, segnalò il mandatario in una conferenza stampa nel Palazzo di Carondelet. In questo senso, aggiunse che il candidato più facile da sconfiggere era Guillermo Lasso, per essere chi ha più scheletri nell’armadio, e ricordò il suo vincolo col “festivo bancario” del 1999, quando presiedeva la Banca di Guayaquil, oltre all’incarico di super ministro di Economia occupato durante il governo di Jamil Mahuad.
Correa riconobbe che il rivale di Moreno per CREO-SUMA ha milioni di dollari e l’appoggio della maggioranza della stampa nazionale ed internazionale, ma ratificò: “nello scenario di un secondo turno, il nostro migliore concorrente è Lasso”.
Nonostante, enfatizzò che la decisione finale è nelle mani del popolo ecuadoriano e se arrivasse a vincere la destra, “questa sì è democrazia”.
Inoltre, anticipò che se vince l’opposizione nel ballottaggio, con le proposte presentate, distruggeranno il paese in tre mesi.
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