“Unità delle forze armate hanno avanzato verso il nord e sono entrate nella località di Tel Temer, parte del territorio di campagna di Hasakeh”, ha divulgato la televisione siriana.
Immagini trasmesse dal vivo dal canale siriano Ikhbariya hanno presentato l’arrivo e lo spiegamento dei militari siriani nelle città di Taqba ed Ain Isa che erano sotto il controllo dei terroristi prima e dopo delle milizie curde, per un totale di sette anni.
I militari siriani sono anche entrati nella base aerea di Tabqa, che era stata occupata dalle forze degli Stati Uniti nel 2016, ed anche alla strategica e vitale diga al-Baath, sul fiume Eufrate.
Centinaia di civili si sono concentrati sulle strade, alle entrate delle città e dei villaggi, per ricevere con fiori e bandiere nazionali le truppe di Damasco.
Inoltre, hanno issato la bandiera nazionale nelle istituzioni statali e scuole delle città di Qamishli e Hasakeh, invece della bandiera della milizia separatista curda.
Secondo mezzi di stampa, si è stabilito un accordo, con mediazione russa, tra il governo siriano e le milizie curde, che permette lo spiegamento dell’esercito nelle zone confinanti.
In virtù dell’accordo, le milizie curde cambieranno il nome di Forze Democratiche di Siria e si affilieranno alla quinta legione dell’esercito siriano, che è assessorato dai russi.
Ig/fm