Intervenendo al Forum permanente delle Nazioni Unite sulle questioni indigene, la ministra Yamilet Mirabal ha affermato che nel mezzo dell’emergenza epidemiologica, l’attenzione raggiunge le aree più remote del territorio venezuelano.
La titolare del portafoglio per i Popoli Indigeni ha evidenziato il carattere multietnico e multiculturale del Venezuela, il cui Stato concede spazi di uguaglianza e pienezza di diritti, e promuove politiche di inclusione sociale, salute, alimentazione e cultura, a più di 750.000 cittadini appartenenti a diverse gruppi etnici originari.
Ha anche ribadito la volontà delle autorità venezuelane di cooperare con il sistema delle Nazioni Unite per preservare l’eredità millenaria e il rispetto per l’eredità ancestrale di queste popolazioni.
La ministra Mirabal ha sottolineato che, nonostante le aggressioni e le misure coercitive unilaterali imposte dagli Stati Uniti contro Venezuela, il governo bolivariano dà la priorità all’attenzione dei settori vulnerabili, con il ruolo attivo delle popolazioni indigene, ha riferito il ministero degli Esteri in un comunicato stampa.
Ha inoltre sottolineato il sostegno della nazione sudamericana all’appello globale alla produzione in massa e senza restrizioni di vaccini contro la COVID-19, che – ha precisato – dovrebbe essere considerato un bene pubblico universale per privilegiare i settori più vulnerabili della popolazione mondiale.
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