La Paz, 3 lug (Prensa Latina) L'ex presidente della Bolivia Evo Morales ha denunciato oggi il governo de facto per approfittare della situazione di crisi a causa della COVID-19 per transazioni corrotte di carattere personale.
L’ex capo di Stato ha criticato nel suo account in Twitter “quelli che nel bel mezzo della pandemia e prima di salvare vite, fanno affari privati perfino con i respiratori polmonari”.
Morales ha ricordato le recenti denunce per l’acquisto illegale e con prezzi molto alti di un lotto di respiratori polmonari che alla fine sono risultati non adatti per combattere la malattia.
Il governo de facto affronta varie accuse per l’acquisto irregolare di 170 respiratori artificiali senza i requisiti tecnici per questo scopo.
Membri di ministeri come Salute, Difesa ed altre istanze investigati dal 20 maggio per 35 fatti di corruzione di questo tipo, per cui è già stato arrestato l’ex titolare di Salute, Marcelo Navajas.
Ognuno dei respiratori è costato 27683 dollari, acquisiti con un prestito della Banca Interamericana di Sviluppo e, secondo fonti ufficiali, il prezzo dell’azienda spagnola GPA che li fornisce, è di 7099 dollari.
L’ex presidente ha fatto allusione ad una sconfitta governativa questo mercoledì nella Camera dei Deputati che ha dimostrato la sua opposizione alle misure neoliberali, votando contro un decreto per ricevere crediti dal Fondo Monetario Internazionale.
L’alta istanza legislativa ha approvato con una maggioranza di due terzi una dichiarazione di rifiuto a questo documento, il cui contenuto autorizzava il prestito di 327 milioni di dollari al governo da parte dell’ente finanziario, senza prima essere stato autorizzato dall’Assemblea Legislativa Plurinazionale.
I deputati sono stati concordi mediante questa votazione con la posizione del Movimento al Socialismo, diretto da Evo Morales, contro questo e qualunque altra misura neoliberale dell’esecutivo golpista.
Ig/apb
venerdì 13 Settembre 2024
