Il vicepresidente ha affermato in questo forum che “la foglia di coca naturale è come un sigillo che tutela l’identità dei popoli ancestrali andini amazzonici”.
Ha assicurato che “la sua liberazione comporterà grandi benefici per la salute e nuove opportunità di industrializzazione e commercializzazione per l’umanità”.
Il vicepresidente ha descritto la decisione dell’ONU del 1961 di equiparare la foglia di coca alla cocaina come un “errore politico”, una decisione che ha portato alla stigmatizzazione ed alla limitazione del suo uso a fini industriali.
“Classificare la foglia naturale di coca come narcotico sessant’anni fa”, avverte Choquehuanca, “è stato un errore ed un inganno per monopolizzarne l’industrializzazione nelle bevande energetiche e nei prodotti farmaceutici senza eliminare l’utilizzo della foglia di coca nella droga, nell’espansione della criminalità, per uccidere e per profitti sporchi”.
Ha ricordato che la depenalizzazione della masticazione di questa materia prima in Bolivia, ottenuta nel 2013, è stato un primo passo verso il riconoscimento delle sue proprietà medicinali e nutrizionali.
Ha osservato che la foglia di coca è una “creazione perfetta della Madre Terra”, poiché i suoi componenti sono ricchi di proteine, aminoacidi, minerali e vitamine essenziali per l’equilibrio del corpo umano.
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