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CEPAL: la povertà è diminuita nella regione, ma la disuguaglianza persiste

Santiago del Cile, 12 nov (Prensa Latina) L'America Latina e i Caraibi hanno registrato un tasso di povertà del 27,3% nel 2023, il più basso dal 1990, ma la disuguaglianza di reddito rimane elevata, secondo uno studio della CEPAL pubblicato oggi.

Anche il rapporto sul Panorama Sociale della regione evidenzia una diminuzione della povertà estrema fino a 10,6 punti percentuali.
Nonostante i progressi, 172 milioni di persone nella zona non hanno ancora un reddito sufficiente a coprire i bisogni di base e, di loro, 66 milioni non possono acquistare un paniere alimentare di base.
La piaga colpisce più le donne che gli uomini in età lavorativa ed è maggiore nelle zone rurali che in quelle urbane (39,1 contro 24,6%).
Per quanto riguarda le fasce d’età, i più colpiti sono i bambini e gli adolescenti, si legge nel documento.
La Commissione Economica per l’America Latina ed i Caraibi (CELAC) ha messo in guardia sull’elevata disuguaglianza nella regione, dove il 10% delle persone con il reddito più alto concentra il 66% della ricchezza totale.
Il rapporto mette in guardia anche sulla persistenza di elevati livelli di mancanza di protezione sociale in America Latina, dove nel 2022 una famiglia su quattro non aveva accesso a programmi di questo tipo.
“Per affrontare la crisi dello sviluppo nella regione è necessario passare a sistemi di protezione universali, globali, sostenibili e resilienti”, ha concluso il segretario esecutivo della CEPAL, José Manuel Salazar-Xirinachs.

Ig/car

 

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