Nel suo discorso alla decima sessione sostanziale del Gruppo di Lavoro Aperto sulla Sicurezza e l’Uso delle TIC 2021-2025, il viceministro delle comunicazioni cubano, Ernesto Rodríguez, ha chiesto di vietare la militarizzazione del cyberspazio e le operazioni informatiche offensive.
“È dovere di tutti gli stati garantire che il cyberspazio non diventi un campo di battaglia, ma sia preservato come una risorsa per il bene comune”, ha affermato.
Inoltre, si è opposto all’uso delle TIC e delle piattaforme digitali per campagne di disinformazione e manipolazione politica.
“Sebbene le minacce informatiche che minano la sovranità degli stati e interferiscono direttamente nei loro affari interni non siano una novità, stanno diventando più regolari e complesse a causa del rapido progresso della tecnologia”, ha sottolineato il rappresentante cubano.
Il viceministro ha sottolineato che l’uso esclusivamente pacifico delle TIC deve essere riconosciuto come un obbligo globale, in modo da privilegiare il loro potenziale per lo sviluppo sociale ed economico.
Ha inoltre sollecitato che il rapporto finale del gruppo rifletta anche l’intenzione degli stati di collaborare per stabilire una terminologia comune per l’identificazione e la risposta agli incidenti informatici, il che faciliterebbe lo scambio, la comprensione reciproca e la cooperazione.
Un altro aspetto critico che richiede la nostra attenzione – ha sottolineato il viceministro – è il notevole divario tecnologico dei paesi in via di sviluppo, che limita la loro capacità di affrontare le minacce attuali e potenziali.
Ig/dfm