sabato 26 Aprile 2025
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Agenda dei media Usa: i dazi di Trump provocano la follia del mercato azionario

Negli Stati Uniti si conclude un tumultuoso calendario di notizie settimanali, segnato dall'annuncio del presidente Donald Trump di massicci dazi reciproci che hanno innescato il peggior crollo del mercato azionario dal 2020.

Il presidente repubblicano, nonostante le reazioni negative alle sue misure, sostiene che “sta andando molto bene”.
Trump, in termini popolari, ha colpito nel segno con una tariffa universale del 10% su tutte le importazioni statunitensi e tariffe “reciproche” su quasi 90 paesi, compresi i principali partner commerciali.
Secondo alcuni resoconti, l’approccio di Trump al riequilibrio commerciale è stato ampiamente criticato, in quanto non ha nulla a che fare con i dazi che altri paesi impongono alla nazione statunitense.
La CBS News ha riferito che venerdì i mercati finanziari hanno chiuso con un forte calo, ponendo fine a una settimana turbolenta, con le azioni in calo per il secondo giorno consecutivo a causa delle preoccupazioni sulle ricadute economiche dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti e sulla possibilità di una guerra commerciale globale.
Secondo quanto riportato dalla rete di informazione, l’annuncio del presidente Trump di imporre dazi elevati ha scioccato gli investitori ed ha spinto gli economisti a rivedere al ribasso le loro previsioni sulla crescita economica degli Stati Uniti.
Secondo un articolo della CNN, il presidente sta adottando misure drastiche per rispondere a una serie di lamentele, usando come capro espiatorio il deficit commerciale che altri paesi hanno con gli Stati Uniti.
Mentre La Opinión ha citato il primo rapporto sulle proiezioni del 2025 di Citi Research, che ha avvertito che l’incertezza globale sui dazi annunciati da Trump avrà ripercussioni in qualche modo su tutti i paesi latinoamericani.
Un articolo del New York Times sottolinea che solo le nuove tariffe sulle automobili di Trump, entrate in vigore giovedì, aumenteranno i prezzi delle auto del 13,5%.
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha avvertito che i dazi probabilmente danneggeranno l’economia. “Sebbene l’incertezza resti elevata, è ormai chiaro che gli aumenti tariffari saranno notevolmente maggiori del previsto”, ha affermato ieri in un discorso ad Arlington, in Virginia.
“È probabile che accada lo stesso con gli effetti economici, che includeranno un’inflazione più elevata e una crescita più lenta”, ha stimato.
Altri argomenti di rilievo della settimana includono le reazioni alle misure sull’immigrazione dell’amministrazione Trump. Un giudice federale del Maryland ha ordinato ieri il rimpatrio negli Stati Uniti dell’immigrato ispanico Kilmar Abrego García, che non aveva precedenti penali ed era stato deportato in una mega-prigione per terroristi in Salvador a causa di un “errore amministrativo”.

Deisy Francis Mexidor, corrispondente di Prensa Latina negli Stati Uniti

 

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