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Unione Africana, pilastro di un continente

Addis Abeba, 25 mag (Prensa Latina) 60 anni fa iniziavamo la battaglia per la nostra indipendenza, oggi l'Unione Africana (UA) si batte per lo sviluppo inclusivo e la prosperità di un continente, ha detto Josefa Sacko, Commissaria di Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Azzurra ed il Medio Ambiente Sostenibile.

In un'intervista esclusiva a Prensa Latina, l'alta funzionaria ha sottolineato che quando il 25 maggio 1963 è emersa l'Organizzazione dell'Unità Africana (OUA), i paesi africani erano immersi nella gestione della loro libertà e decolonizzazione e grazie a quel mandato, attualmente sono tutti stati sovrani.
Prima furono liberate le nazioni francofone, seguite dagli anglofoni (1961-1963), poi le cinque colonie del Portogallo nel 1974 grazie all'allora presidente António de Spínola (dal 15 maggio al 30 settembre 1974).
A questo movimento indipendentista si unirono Mozambico, Angola, Capo Verde, Sao Tome e Principe e Guinea Bissau.
L'OUA è stata fondata da 32 leaders africani in questa capitale, ma è stato solo nel 2002 che ha cambiato il suo nome attuale e il numero dei membri è cresciuto fino a 55 con la missione di lavorare insieme per affrontare le principali questioni politiche, sociali ed economiche.
Sacko ha ricordato che l'Africa, con una popolazione di 1,2 miliardi di abitanti, è un continente pieno di sfide e avere un'istituzione come l'UA è un punto di forza perché tutti i paesi della regione ne sono membri.
“Nessun'altra regione del pianeta ha un'organizzazione come l'UA, di cui fanno parte tutti i paesi del continente e che favorisce un unico consenso, un'unica politica. In termini politici, un'unica posizione ed a livello internazionale, come nelle Nazioni Unite, rappresenta l'intero continente”, ha sottolineato.

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